
Un lago meraviglioso circondato da boschi e radure, in mezzo alle vette dei Sibillini. Pochi pescatori taciturni e una famigliola che prende il sole. Unici rumori: il vento che increspa appena la superficie dell'acqua e chiacchiera gentilmente con i pini, mentre le ranocchiette osservano indolenti gli uccellini che giocano a rincorrersi.
Ho reso l'idea della pace irreale che regnava nel luogo scelto come campo base? Ecco. Distrutta dall'arrivo di una chiassosissima mandria composta da quattro bipedi ed un quadrupede, i quali con tutto il posto che c'era hanno scelto di piazzarsi esattamente di fianco alla nostra umile tenda. L'aria è stata immediatamente ed irreparabilmente lacerata dalle grida con cui si passavano le istruzioni per il montaggio di un accampamento bastevole per 12 scout o 24 profughi aquilani, con tanto di tende, amache, tavolini, doccia, forno, barbecue, tabellone per le freccette ed un fastidiosissimo generatore per la corrente elettrica con cui alimentare luci e computer.

Il tutto inframmezzato da ordini perentori per il povero quadrupede, reo di fare il suo dovere di cane (ossia girovagare intorno, annusando e pisciando su qualsiasi cosa animata o inanimata nel suo percorso): "
Leooooo, Leooooo, dove sei, vieni subito qui, non andare lì, Leooooooooooooooo..." Cazzarola, non è un peluche, è un cane (anche se taglia pentigana): se c'hai sta vena sadica che te lo fa portare in mezzo alla natura solo per fargliela annusare da lontano almeno tienilo legato invece di sgolarti e rompere gli zebedei a noi!!
Assai insolitamente per la mia natura pacifica et tollerante m'incazzo, ma cerco di mantenermi calma e vado a fare yogatanning sulla riva del lago, reprimendo la voglia di affogare i padroni del povero Leo. Arriva la sera: noi addentiamo 2 panini mentre osserviamo il tramonto scolorare sull'acqua del lago; loro sfoderano il loro migliore repertorio di mp3 a discreto volume mentre con un lanciafiamme accendono arditamente il barbecue proprio in mezzo alla pineta.

Notte: noi rannicchiati nei nostri plaid ed illuminati da una candela (alla citronella, dato che la zanzara non va mai in ferie), a contare stelle cadenti ed osservare le luci riflesse degli altri campeggiatori sulla riva del lago; loro, in un tripudio di fari che manco San Siro, staccano finalmente la musica e ci chiamano amichevoli per chiederci se vogliamo vedere un film. "
Se volevo vedè un film restavo a casa" - sto per sibilare, ma Silent mi previene e declina cortesementae cortesementis.
Sconfitti ci rifugiamo dentro la tenda, ci infiliamo nei sacchi a pelo e chiudiamo gli occhietti stanchi, pregustando almeno un precoce caffè con cui salutare l'alba silenziosa sul lago. In quel momento, si ode uno scoppio di rumori terrificanti sovrastati da urlo disumano:
questa è Spartaaaaaaa...
Ma vaffanculo!