Carissima,
volevo assicurarti che sto bene nonostante l'accidente dell'artra notte. Purtroppo volevo anna' a Roma in treno, ma siccome c'era lo sciopero la mia corsa l'hanno oppressa. E era troppo tardi pe' prenne er pus. E pensa' che io detesto er traffico, e per questo me piace prenne li mezzi pubici, specie dopo che m'hanno multato pe' guida in stato di brezza.
Purtroppo de 'sto periodo de notte ce stanno parecchi branchi de nebbia, e la machina mia colla marmitta paralitica annava sulla corsia presidenziale, quanno a un certo punto ha sbattuto contro er paraguail.
Meno male che annavo piano e ho azionato er salvasterzo quando ho visto i catarrifrangenti che me rimettevano in faccia; e nell'urto è scoppiato l'ice-berg che m'ha annuito l'impacco.
Volevo prova' a riparti', ma siccome che in autostrada so' vietate le immersioni a U e poi c'avevo un mal de testa come che me fossero uscite le orbite fori dall'occhi ho preferito chiama' aiuto.
L'ambulanza è arivata subbito e è ripartita a sirene spietate. Allo spedale c'avevo la pressione così bassa che me pareva de cade' in cacalessi. Pe' fortuna ora me so rimesso al posto. Peccato la mi Merdeces nova fiammeggiante è mezza rotta e er meccanico quanno m'ha detto quanto chiedeva pe' riparalla m'ha fatto usci' fori dai gamberi.
Tuo,
Franciesco Toti
lunedì 19 novembre 2007
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